comune in provincia di Reggio di Calabria (54 km), 228 m s.m., 31,84 km², 19.435 ab. (palmesi), patrono: san Rocco (16 agosto).

Generalità

Cittadina della piana di Gioia (chiamata in passato piana di Palmi), posta su un terrazzo dominante il litorale tirrenico dell'Aspromonte (detto “Costa Viola”). Ha assunto un aspetto moderno, con vie diritte e grandi piazze, in seguito alla ricostruzione avvenuta, con criteri antisismici, dopo il terremoto del 1908.

Storia

Sorta, in una zona abitata dall'Età del Bronzo e del Ferro, dopo la distruzione della vicina Taurianum, prese forse il nome dalle palme che vegetavano rigogliose nella campagna. Già alle dipendenze di Seminara fin dal 1333, nel sec. XVI, dopo le distruzioni operate dal corsaro Dragut, fu ricostruita da Carlo Spinelli, duca di Seminara, che la chiamò Carlopoli. Dopo un periodo di prosperità nei sec. XVII-XVIII, fu distrutta dal terremoto del 1783 e poi ancora da quelli del 1894 e del 1908.

Arte

Nell'abitato, caratterizzato da moderni monumenti ed edifici liberty, sorge il duomo, costruzione novecentesca che conserva un'icona molto venerata della Madonna della Sacra Lettera (sec. XVI). Di notevole interesse è la Casa della Cultura “Leonida Repaci”, che ospita varie istituzioni culturali, tra cui il Museo Calabrese di Etnografia e Folclore “Raffaele Corso”; la Gipsoteca “Michele Guerrisi”; la Pinacoteca “Leonida Repaci”; il Museo “Francesco Cilea” e “Nicola Antonio Manfroce”, con la biblioteca musicale dei due compositori palmesi, cimeli vari e libretti d'opera; e l'Antiquarium. In quest'ultimo è custodito materiale fittile ed epigrafico proveniente da Taurianum, che documenta la vita di quella città, quasi senza interruzione, dal sec. VII a. C. al sec. IX.

Economia

Il paesaggio è dominato dagli olivi, il cui prodotto solo in piccola parte viene lavorato nei frantoi locali, mentre il resto viene trasferito al mercato di Gioia Tauro. Tra gli altri prodotti agricoli si segnalano uva, agrumi e ortaggi. Completano il quadro economico l'allevamento, la pesca, il turismo, l'artigianato (del mobile, dell'intaglio del legno e della pietra) e la piccola industria (materiali da costruzione, lavorazione del marmo e cantieri nautici).

Curiosità

La mattina del 16 agosto, festa del patrono San Rocco, avviene la sfilata dei giganti: due grandi figure in cartapesta, Mata e Grifone, mitici fondatori di Messina, percorrono le strade del paese danzando al ritmo dei tamburi. Il pomeriggio, invece, si svolge una suggestiva processione, in cui sfilano i cosiddetti “spinati di Palmi”, devoti che indossano sulla nuda pelle una cappa di arbusti spinosi, stringendo al petto un'immagine del santo patrono. L'ultima domenica di agosto, durante i festeggiamenti per la Varia (epoca in cui ricorre l'Assunzione della Vergine), i palmesi spingono in una corsa folle per le vie della città un carro, del peso di circa 20 tonnellate, al quale è fissata un'impalcatura di 15 metri alla cui sommità è sospesa una bambina che benedice la folla. Palmi diede i natali ai compositori Nicola Antonio Manfroce (1791-1813) e Francesco Cilea (1866-1950), allo scrittore e giornalista Leonida Repaci (1898-1985) e al filosofo Felice Battaglia (1902-1977).

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