Pater, Walter Horatio

scrittore inglese (Shadwell 1839-Oxford 1894). Studiò a Oxford, dove poi insegnò conducendo una vita ritirata, povera di avvenimenti esterni. Iniziò la carriera letteraria pubblicando un saggio su Coleridge (1866) ma divenne famoso con la prima raccolta organica di saggi, Studies in the History of the Renaissance (1873), dove manifesta i principi di quell'estetismo che ha avuto vasta risonanza e ha fatto di Pater il precursore del decadentismo europeo. Quest'estetismo si fonda sulla tensione divorante e assoluta verso il bello, sull'assorbimento di tutte le emozioni possibili nel momento della loro massima intensità, su una sapiente ricerca del piacere che esclude ogni preoccupazione morale o sociale, ma spiritualizzata fino al sacrificio puro. A questo edonismo s'ispira il romanzo filosofico Marius the Epicurean (1885), ambientato nella Roma dell'imperatore Marco Aurelio, dove il protagonista giunge attraverso le varie filosofie pagane all'accettamento del cristianesimo, sentito più come esperienza estetica che spirituale. Seguirono altre raccolte di saggi critici: Imaginary Portraits (1887), Appreciations (1889), che comprende un importante saggio sullo stile, Plato and Platonism (1893), lo studio autobiografico The Child in the House (1894), l'incompiuto romanzo storico Gaston de Latour, pubblicato postumo (1896). Lo stile di Pater è di una raffinatezza squisita, la sua lingua, ricca di sfumature, impressionistica, musicale, riflette la ricerca costante del vocabolo appropriato. Critico eminente, Pater possiede un intuito acutissimo che si esercita in modo personale nella penetrazione a volte un po' morbosa degli aspetti più oscuri dell'individualità degli scrittori e degli artisti.

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