Perucho, Joan

scrittore catalano (Barcellona 1920-2003). Attivo da molti anni (i suoi esordi nella poesia catalana risalgono al 1947, Sota la sang, e 1951, Aurora per vosaltres), ha trovato presto la propria esatta misura in una prosa (catalana e castigliana) piana, fantasiosa, spesso venata di sottile ironia, in cui traduce un gusto personalissimo per le favole e i miti lontani, le storie minime, i personaggi stravaganti, le glosse erudite più o meno deliranti e inventate, la miscela di dati reali e irreali, i sofismi e i fantasmi. È un bibliofilo erudito che trae spunti da libri antichi e sconosciuti (o magari borgesianamente inventati), e sa esporre le sue “trovate” in una prosa fresca e duttile, spesso ai confini della poesia. Così ha composto libri deliziosi quali Llibre de Cavalleries (1957), Les histories naturales (1960), Rosas, diablos y sonrisas (1965), Apariciones y fantasmas (1968) e parecchi altri, fino a Historias secretas de balnearios (1981), La guerra de la Cochinchina (1985), Detràs del espejo (1990), Los emperadores de Abisinia (1991). Nel 1993 ha pubblicato le sue memorie (Los jardines de la melancolía) e, nel 1995, il volume Presencias segretas. Historia gráfica de lo invisible. Nel 1999 è stato autore di Els secrets de Circe.

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