Piève del Càiro

Indice

comune in provincia di Pavia (35 km), 80 m s.m., 25,51 km², 2166 ab. (pievesi), patrono: Natività di Maria Vergine (8 settembre).

Centro nella Lomellina, posto alla sinistra del Po. Di origine romana, come dimostrano gli scavi archeologici, nell'alto Medioevo appartenne ai conti Palatini di Lomello. Fu saccheggiato, nel 1154, da Federico Barbarossa e nel 1404 da Facino Cane per conto dei Visconti. Passò in feudo ai Beccaria, a partire dal 1451, e alla famiglia Isimbardi D'Adda dal 1467. § Il castello (sec. XII), più volte distrutto, ricostruito e ampiamente modificato, conserva alcune torri, un'ala fortificata, un salone neoclassico e la corte con fontana barocca raffigurante il dio Nettuno. Nell'abitato è un imponente arco di trionfo (1599), eretto dagli Isimbardi in ricordo del passaggio di Margherita d'Austria. La chiesa di San Giovanni Battista, di origine medievale, fu rifatta in epoca barocca; il palazzo Isimbardi è del sec. XVII e il Teatro Sociale ha la facciata in stile liberty. § L'industria opera nei settori tessile, calzaturiero, dei pellami, della lavorazione dei metalli e dei materiali per l'edilizia; l'agricoltura produce riso, mais, tabacco e ortaggi.

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