Piòli, Giovanni

pensatore italiano (Alberto Laziale 1877-Milano 1969). Ecclesiastico intelligente e aperto, vicedirettore ancor giovane del Collegio di Propaganda Fide, fu allontanato dall'incarico per sospetta tendenza al modernismo. Lasciata la Chiesa cattolica, si avvicinò alle religioni riformate non-conformiste tendendo a una religiosità libera, dove il divino potesse evolversi nel nome di una fratellanza universale. Fu a Londra, dove ebbe fruttuosi incontri con Gandhi e si stabilì poi a Milano come insegnante e collaboratore al “Servizio sociale dell'Umanitaria”. Per i suoi sentimenti antifascisti fu espulso dall'insegnamento e imprigionato. Dopo la seconda guerra mondiale, assieme ad A. Capitini e a D. Dolci fu tra i più attivi nella lotta per la pace, per il riconoscimento dei diritti civili (obiezione di coscienza, autonomia morale antiautoritaria) e religiosi. Tra le opere si ricordano: Fausto Socino. Opere, fortuna (1952), Autonomia e primato della morale (1957), La religione di Gesù e la Chiesa romana (1960).

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