Pigna

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comune in provincia di Imperia (62 km), 280 m s.m., 53,70 km², 760 ab. (pignesi), patrono: san Michele Arcangelo (29 settembre).

Centro situato sul versante destro dell'alta valle del torrente Nervia. Di origine antichissima, come attestano i rinvenimenti nella Tana di Badalucco e nella caverna della Giacheria (a NW del paese), nel Medioevo appartenne ai conti di Ventimiglia, quindi ai conti di Angiò e di Provenza (1262). Nel 1388 fu ceduto con il contado di Nizza ad Amedeo VII di Savoia e nel sec. XVII fu aggregato a Genova. Parte del territorio comunale fu ceduto alla Francia in forza del Trattato di Parigi (1947). § Pigna è forse il paese meglio conservato di tutto l'entroterra sanremese, con i caratteristici stretti vicoli e i collegamenti spesso coperti da volte e archi: le testimonianze più rilevanti sono le rovine della chiesa di San Tommaso (sec. XII), a tre navate, e la chiesetta di San Bernardo, con un ciclo dl affreschi (1482) di Giovanni Canavesio. Del sec. XV sono il portale in ardesia che immette nella loggia della piazza Vecchia (fedelmente ricostruita dopo i bombardamenti del 1944) e la parrocchiale di San Michele, rimaneggiata più volte nei secoli: all'interno sono un grandioso polittico a trentasei scomparti del Canavesio e un crocifisso coevo. A N del paese si trova la chiesetta della Madonna di Passoscio, rifatta nel sec. XVII, che conserva all'interno una tela di C. Maratta del sec. XVII. § L'economia si basa sulla coltivazione dell'olivo e sull'allevamento ovino. È rilevante il turismo: le sorgenti solforose delle terme in località Lago Pigo attirano un discreto numero di visitatori. § In estate vi si svolge il Festival della Poesia e Commedia Intemelia, la massima rassegna dialettale e folcloristica del Ponente.

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