Pijade, Moša

uomo politico serbo (Belgrado 1890-Parigi 1957). Militante comunista, fondò il Partito Indipendente del Lavoro nel 1923 e affiancò a quella politica un'intensa attività pubblicistica sul giornale Komunist. Fu in carcere tra il 1925 e il 1939 (dove conobbe Tito e tradusse il Capitale di Marx) e venne nuovamente privato della libertà nel 1940. Nel 1941, d'intesa con Tito, Pijade organizzò il movimento di liberazione in Montenegro e nel 1943 divenne presidente del Consiglio antifascista di liberazione popolare della Iugoslavia (AVNOJ). Prese parte alle trattative di pace e fu (1948-52) membro dell'ufficio politico del Comitato Centrale del Partito comunista. Nel 1954 venne nominato presidente dell'Assemblea popolare federale.

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