Pinget, Robert

romanziere e autore teatrale svizzero di lingua francese (Ginevra 1919-Tours 1997). Fin dalla pubblicazione delle novelle di Entre Fantoine et Agapa (1950), seguite dai romanzi Mahu ou le matériau (1952), Graal Flibuste (1956), Le fiston (1959), si è rivelato autore originale e di difficile collocazione, sospeso tra prosa e poesia, tra immaginario e quotidiano, e sempre più incline a scomporre la realtà attraverso il prisma di un linguaggio liberato dalle convenzioni letterarie. In questo senso le sue opere successive (Clope au dossier, 1961; Quelqu'un, 1965; Fable, 1971; Cette voix, 1975) si apparentano a certe esperienze del Nouveau Roman, mentre gli ultimi romanzi rivelano un rinnovato approccio al realismo: Le harnais (1984), Un testament bizarre (1986), L'ennemi (1987). La sua produzione teatrale risente dell'influenza di Beckett, di cui è stato amico: Lettre morte (1959), La manivelle (1960, ripresa nel 1986), Paralchimie (1973). Ha pubblicato Cette chose (1990), raccolta di aforismi, Théo ou le temps neuf (1991), che presenta un dialogo tra un anziano e un fanciullo e L’affaire Ducreux (1995), che riunisce quattro pièces teatrali.

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