Polìa

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comune in provincia di Vibo Valentia (32 km), 400 m s.m., 31,78 km², 1319 ab. (poliolesi o polioti), patrono: sant’ Enrico (13 luglio).

Centro posto sul versante tirrenico delle Serre, a NW del lago dell'Angitola. Di origine remota, nacque dall'aggregazione dei piccoli agglomerati di Minniti, Cellia, Trecroci, Lia e Poliolo. Casale di Filadelfia, ne seguì le sorti. Distrutto dal terremoto del 1783, l'abitato fu ricostruito nel luogo attuale. Nel centro storico si trovano palazzi signorili con archi e bei portali. § L'agricoltura produce cereali, ortaggi e olive (lavorate nei locali frantoi). Il ricco patrimonio di boschi cedui alimenta l'industria della lavorazione del legno e l'artigianato delle sedie rustiche e degli oggetti in legno di faggio, lavorati al tornio, per cui è noto il paese. Vi opera un impianto per l'imbottigliamento delle acque minerali.

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