Vibo Valentia (provincia)

Indice

provincia della Calabria, 1140 km², 167.757 ab. (stima 2007), 148 ab./km², capoluogo: Vibo Valentia. Comuni: 50. Sigla: VV.

Generalità

Istituita nel 1992, sottraendo alla provincia di Catanzaro la porzione sudoccidentale del suo territorio, è la meno estesa tra le province calabre. Si affaccia a W nel mar Tirreno e confina con le province di Catanzaro e Reggio di Calabria.

Territorio

Il territorio, che si estende a S della strozzatura costituita dal cosiddetto “istmo di Catanzaro” o “di Squillace” (insellatura di Marcellinara, 251 m), tra i rilievi delle Serre e il mar Tirreno, comprende un breve tratto della piana d'Angitola, propaggine meridionale della piana di Sant'Eufemia, costituita dai sedimenti dell'omonimo corso d'acqua; il promontorio di capo Vaticano (o di Tropea), che si protende nel mar Tirreno tra i golfi di Sant'Eufemia, a N, e di Gioia, a S, culminando nei 710 m del gruppo granitico del monte Poro; la valle del fiume Mesima e, a E di questa, la catena delle Serre, dove è posto il vertice altimetrico provinciale, con i 1423 m del monte Pecoraro, al confine con la provincia di Reggio di Calabria. Il sistema idrografico è costituito da fiumi e torrenti dalla portata molto variabile, quasi tutti affluenti del Mesima e del Marepotamo, che sono i due corsi d'acqua principali, e da una serie di fiumare, come quella di Reschia (che alimenta il lago artificiale dell'Angitola), che dal promontorio di capo Vaticano scendono direttamente al mare. Le principali problematiche ambientali riguardano l'elevata sismicità del territorio e alcuni fenomeni di dissesto idrogeologico, concentrati però sui rilievi delle Serre. Una piccola parte del territorio provinciale è protetta da riserve naturali statali; in particolare, è stata istituita nel bacino artificiale dell'Angitola un'oasi naturale, che gestita dal WWF, costituisce una delle più importanti zone umide dell'Italia meridionale. Il clima è tipicamente mediterraneo lungo la fascia costiera, mentre sui rilievi dell'interno prevalgono condizioni climatiche continentali, con notevoli escursioni termiche, mitigate però dalla vicinanza del mare. Le precipitazioni sono relativamente copiose nelle aree più elevate (1500-2000 mm annui), con frequenti nevicate invernali, mentre in quelle pianeggianti i valori pluviometrici sono molto più bassi. La popolazione è in fase di diminuzione a causa del saldo del movimento naturale negativo, che non trova un bilanciamento adeguato nel saldo migratorio, anche se i movimenti verso le altre province e regioni sono di scarsa entità. La rete urbana, scarsamente polarizzata, è costituita, oltre al capoluogo, dove risiede circa un quinto dell'intera popolazione provinciale, da alcuni centri, come Tropea, Pizzo, Nicotera, Mileto, Serra San Bruno e Filadelfia, di relativa consistenza demografica. Per quanto riguarda la rete viaria, la direttrice di traffico fondamentale corre lungo la valle del Mesima, attraversata dall'autostrada A3 Napoli-Reggio di Calabria, dalla ferrovia che gli scorre parallela e dalla SS 18, che percorre tutta la Calabria tirrenica; da questa direttrice si diramano varie strade, spesso tortuose e ripide, che collegano località costiere e montane. Il capoluogo ha una propaggine costiera, Vibo Marina, con un porto che svolge attività turistica e commerciale.

Economia

Le principali risorse economiche provengono dall'agricoltura, che produce cereali, ortaggi, frutta, olive, uva e agrumi, dall'allevamento bovino e ovino, e dalla pesca. Particolarmente sfruttato è il patrimonio boschivo, da cui si ricava legname. L'industria riveste considerevole importanza nell'area del capoluogo, con stabilimenti che operano nei settori alimentare, conserviero, metallurgico, chimico, petrolchimico e dei materiali da costruzione. Nel resto del territorio provinciale non mancano aziende dedite soprattutto alla trasformazione dei prodotti agricoli (oleifici, pastifici, caseifici, aziende conserviere e cantine produttrici di vini) e alla lavorazione del legno. Il terziario è legato alle funzioni amministrative di Vibo Valentia, alle attività del suo porto e alla commercializzazione dei prodotti agricoli. Rilevante è il ruolo del turismo, non soltanto nei centri della fascia costiera, fra cui i più famosi, oltre al capoluogo, sono Pizzo, Briatico, Parghelia, Tropea, Joppolo e Nicotera, ma anche nelle zone interne, dove si vanno affermando il turismo escursionistico, l'agriturismo e il turismo enogastronomico.

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