Pontèbba

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comune in provincia di Udine (68 km), 568 m s.m., 99,21 km², 1768 ab. (pontebbani), patrono: Natività di Maria Vergine (8 settembre) e Maria Santissima Assunta (15 agosto).

Centro delle Alpi Giulieoccidentali, posto sulla riva destra del fiume Fella. Abitato fin dall'Età del Bronzo e posto di dogana tra l'Illirico e l'Italia già nel sec. II, è citato nel 1084 come possesso dell'abbazia di Moggio, che lo tenne fino alla sua soppressione (1777). Fu un importante passo di transito e posto di frontiera con l'Austria dal sec. XI fino alla prima guerra mondiale, durante la quale fu quasi completamente distrutto.§ La chiesa gotica di Santa Maria Maggiore, eretta nel 1504 e restaurata dopo il sisma del 1976, è fiancheggiata da un alto campanile a trifore, con cuspide rivestita in metallo; all'interno un altare ligneo cinquecentesco e una tela di Palma il Giovane (1624). Il Palazzo Municipale (sec. XVII) presenta, al piano terra, un portico sporgente.§ L'agricoltura produce cereali, patate e foraggi. L'industria opera nei settori meccanico, edile, elettrotecnico e della lavorazione del legno; attivo il terziario. Importante nodo ferroviario e doganale è centro di turismo escursionistico.

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