Porlézza

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comune in provincia di Como (47 km), 275 m s.m., 18,72 km², 4144 ab. (porlezzini), patrono: san Rocco (16 agosto).

Centro posto all'estremità nordorientale del lago di Lugano. Feudo degli arcivescovi di Milano nell'alto Medioevo, fu borgo fortificato e importante castello conteso, con alterne vicende, da Como e Milano, opposte in una decennale guerra (1118-27). Passato in seguito sotto la giurisdizione del comune di Como (1240), un secolo più tardi ottenne statuti propri. Entrato nell'orbita milanese, fu il principale centro di un vasto feudo, che gli Sforza concessero ai Longagnana. Occupato per breve tempo da Gian Giacomo Medici di Marignano (1525), passò a Carlo V, che ne investì con titolo marchionale gli Estensi, ai quali rimase fino al 1752.§ Porlezza possiede un patrimonio artistico assai ricco, per lo più in stile barocco, come l'oratorio di Santa Marta, quello di Santa Maria e la parrocchiale di San Vittore, che conserva nel presbiterio affreschi di Giulio Quaglio. Un esempio di sobrietà romanica è invece rappresentato dall'oratorio di San Maurizio, che sorge isolato nel bosco vicino.§ L'economia, un tempo basata sull'agricoltura e le attività silvo-pastorali, si fonda quasi esclusivamente sull'industria, specializzata soprattutto nei settori tessile e alimentare, e sul movimento turistico.

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