Poèrio, Giusèppe

patriota italiano (Belcastro, Catanzaro, 1775-Napoli 1843). Padre di Alessandro e Carlo, fu uno degli uomini più in vista del periodo repubblicano partenopeo. Imprigionato e condannato a morte all'avvento della reazione borbonica, ebbe poi commutata la pena all'ergastolo, ma fu liberato nel 1801 in seguito al Trattato di Firenze. Rientrato a Napoli, ricoprì importanti cariche sotto il governo di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat. Deputato al Parlamento nel 1820-21 e vivamente contrario alla venuta degli Austriaci, fu confinato a Graz. Liberato, fu esule a Firenze, Francia e Inghilterra; nel 1833 ritornò a Napoli, dove esercitò l'avvocatura insieme al figlio Carlo.

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