Quàglio

(Quàglia, Quàlia), famiglia di artisti tedeschi originari di Laino in val d'Intelvi (sec. XVII-XIX). Domenico, pittore, lavorò nel Comasco alla fine del sec. XVI. Giulio I (Laino 1601-Vienna 1658), pittore e scenografo, fu attivo soprattutto a Vienna. Giulio II (Laino 1668-1751), nipote del precedente, fu pittore frescante. Formatosi su modelli veneti e bolognesi, realizzò uno stile decorativo brillante, arioso e fantasioso che preannuncia i modi tiepoleschi. Fu attivo nel Friuli (si ricorda la sua attività in numerosi palazzi di Udine), in Austria, in Lombardia. Suoi capolavori sono considerate le opere eseguite a Lubiana (volta della cattedrale, 1703-05; volta della biblioteca del seminario, 1721). Giovanni Maria (Laino 1700-Vienna 1765), figlio di Giulio II, svolse la sua attività di architetto prevalentemente a Vienna, dove fu attivo anche come scenografo, degno successore di G. Bibiena. Lorenzo (Laino 1730-Monaco 1804), figlio di Giovanni Maria, fu architetto e scenografo. Esponente del tardo barocco, fu attivo a Mannheim, dove costruì il Komoedienhaus (1775-77), quindi a Monaco; sue furono le scene per la prima dell'Idomeneo di Mozart (1781). Giuseppe (1747-1828), nipote di Giovanni Maria, seguì lo zio a Monaco e gli succedette nella carica. Giulio III (Laino 1764-Mannheim 1801), fratello di Giuseppe, fu pittore, architetto teatrale e scenografo, attivo in Lombardia e in Germania; a Mannheim fu, tra l'altro, collaboratore di Iffland e di Schiller. Angelo (Monaco 1784-1815), figlio di Giuseppe, scenografo e incisore, è noto soprattutto per le scenografie del Wallensteins Lager (1804) e del Guglielmo Tell (1806) di Schiller. Le sue opere sono da considerarsi fra i primi importanti esempi di arte romantica. Domenico (Monaco 1787-Hohenschwangau 1837), fratello di Angelo, si dedicò alla pittura di architetture, riproducendo monumenti dei Paesi Bassi, dell'Italia, della Francia e dell'Inghilterra. Altri due fratelli, Lorenzo II (Monaco 1793-1869) e Simon (Monaco 1795-1878), furono scenografi, attivi tra Monaco e Mannheim. Il figlio di Simon, Angelo II (Monaco 1829-1890), buon erede della tradizione romantico-classicheggiante del padre, fu a Monaco valido collaboratore di Wagner (Tristano, Maestri Cantori, Oro del Reno). Chiudono la dinastia, in clima ormai verista, Eugen (Monaco 1857-Berlino 1942), figlio di Angelo II; Franz (Monaco 1844-Wasserburg 1920), figlio di Simon, pittore paesaggista, e suo figlio Angelo III (Monaco 1877-1917) ultimo scenografo della corte di Monaco.

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