Ragghianti, Carlo Ludovico

critico e storico dell'arte italiano (Lucca 1910-Firenze 1987). L'adesione al pensiero crociano fu fondamentale per l'impostazione critica degli studi di Ragghianti fin dai primi saggi di rilievo (I Carracci e la critica d'arte nell'età barocca, 1933, fu pubblicato proprio sulla rivista di CroceLa Critica) e distinse particolarmente la tendenza metodologica e filologica svolta dalla sua rivista La critica d'arte, fondata nel 1935. Tenace oppositore del fascismo, fu nel 1944 presidente del CLN toscano, partecipando nel 1945 al governo Parri. Nel dopoguerra riprese l'attività di studioso, occupandosi di problemi di metodologia e storiografia artistica, di arte moderna, di cinema, della conservazione e protezione del patrimonio artistico nazionale. Considerato tra i maggiori critici contemporanei, ha pubblicato numerosissime opere, tra cui segnaliamo: Profilo della critica d'arte in Italia (1942), Impressionismo (1944), Commenti di critica d'arte (1946), L'arte e la critica (1950), Cinema, arte figurativa (1952), Arte moderna italiana (1953), Giacomo Manzù scultore (1956), Arte greca e romana (1958), Mondrian e l'arte del XX secolo (1962), Pittori di Pompei (1963), Arte in Italia nei secoli V-XI (1967), L'uomo cosciente, Arte e conoscenza nella paleostoria (1981), Trecento e Quattrocento a Ferrara tra Giotto e Pisanello (1987). Sulla sua esperienza politica ha pubblicato: Una lotta nel suo corso (1954), Traversata di un trentennio (1978) e Marxismo perplesso (1980). Ha fondato l'Università Internazionale dell'Arte di Firenze e Venezia (1967) e ha costituito la Fondazione Licia e Carlo L. Ragghianti di Lucca (1981).

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