Rastrèlli, Bartolomèo Francésco

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architetto francese (Parigi ca. 1700-San Pietroburgo 1771). Trasferitosi a San Pietroburgo al seguito del padre, lo scultore Bartolomeo Carlo, tra il 1741 e il 1761 svolse una intensissima attività, a San Pietroburgo e nei dintorni, quale principale esecutore dei piani di rinnovamento edilizio e urbanistico voluti dalla zarina Elisabetta. Creatore di uno stile personalissimo, detto appunto “stile Rastrelli”, l'artista seppe innestare su un fondamentale impianto barocco, non privo di riferimenti al tardo Rinascimento italiano, contributi sia della decorazione rococò (il Rastrelli ricevette la sua prima formazione artistica in Francia), accentuati dal forte cromatismo delle superfici esterne, sia di aspetti dell'architettura tradizionale russa. Le sue maggiori realizzazioni sono gli interventi al palazzo d'Estate di San Pietroburgo (1741-44); la chiesa di S. Andrea a Kijev (iniziata nel 1747) sormontata da cupole; l'ampliamento e la decorazione interna del palazzo grande di Peterhof (1747-55); la cattedrale pentacupolata di Smolnyj (1748-64) a San Pietroburgo; il palazzo imperiale nella residenza estiva di Carskoe Selo (1752-56); il palazzo d'Inverno di San Pietroburgo (1754-64), considerato il capolavoro dell'artista, versione russa del tardobarocco europeo, che si distingue per l'esuberanza plastica, la sensibilità scenografica e il recupero del cromatismo della tradizione bizantina.

Bibliografia

M. Gibellino-Krascenninicova, Storia degli artisti italiani all'estero, Roma, 1946; D. Arkin, Rastrelli, Mosca, 1954; J. Denisov, A. Petrov, Zodčij Rastrelli, Leningrado, 1963; G. Brandi, Rastrelli, Quarenghi e Rossi a Leningrado, in “Struttura e Architettura”, Torino, 1967; B. Ometev, J. Stuart, S. Pietroburgo. Ritratto di una città imperiale, Milano, 1990.

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