Renard, Jules

scrittore francese (Châlons, Mayenne, 1864-Parigi 1910). L'infanzia trascorsa in campagna, gli studi al collegio di Nevers e poi a Parigi, dove lo trattenne il desiderio di intraprendere la carriera letteraria, i frequenti soggiorni nella campagna natia, che lo vedrà anche sindaco socialista del paesino di Chitry-les-Mines (1904), sono i pochi dati biografici della sua esistenza ordinata ma segnata da una sensibilità contenuta. Tale sensibilità si traduce nell'ironia e autoironia del suo romanzo più celebre, Poil de carotte (1894; Pel di carota), ed è presente ancora nell'Écornifleur (1892; Lo scroccone), nel romanzo postumo Les Cloportes (1919; Gli onischi) e infine nel Journal del periodo 1887-1910 (postumo 1925-27 e in versione completa 1930), vasto testamento umano ed estetico in cui la ricerca della perfezione stilistica sfocia nella riuscita concisione delle annotazioni e nella consapevolezza dell'impossibilità del loro superamento. Le stesse caratteristiche si ritrovano nei romanzi di ambiente paesano (Le vigneron dans sa vigne, 1894 e 1900, Il vignaiolo nella sua vigna; Bucoliques, 1898; Bucolici) e negli schizzi di Histoires naturelles (1896; Storie naturali), punto d'arrivo e superamento del naturalismo ottocentesco. Renard adattò per il teatro Poil de carotte (1900), Monsieur Vernet (1903), l'Écornifleur e creò drammi originali come Le plaisir de rompre (1898; Il piacere di troncare), Le pain de ménage (1899; Il pane casalingo), La bigote (1910; La bigotta).

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