Rendell, Ruth

scrittrice inglese (Londra 1930). Specializzatasi all'inizio della sua carriera nel genere del giallo psicologico, ha esordito con il romanzo From Doon with Death (1964; trad. it. Lettere mortali) nel quale compare l'ispettore Wexford, protagonista di gran parte delle sue invenzioni narrative. Fin dalle sue prime opere ha rappresentato personaggi psicotici con identità sfuggenti, ma descritti sempre in profondità con una particolare cura delle più piccole sfumature del loro comportamento. Dopo No More Dying Then (1971; trad. it. Caccia al kidknapper), Murder Being Once Done (1972; trad. it. La ragazza caduta dal cielo) e The Face of Trespass (1974; Il volto del peccato) la Rendell ha pubblicato A Judgement in Stone (1977; trad. it. La morte non sa leggere), vicenda con protagonista una governante resa assassina dalla frustrante scoperta del proprio analfabetismo. Ossessioni sessuali, infantilismi, immaginazione eccessiva, omicidi brutali sono i tratti caratteristici dei personaggi di The Lake of Darkness (1980; Nel lago d'ombra), Talking to a Strange Man (1980; Parlando con uno sconosciuto), Master of the Moor (1982; Il mistero della brughiera) e The Bridesmaid (1989: trad. it. Il pugnale di vetro). In equilibrio tra suspense e indagine psicologica è anche Kissing the Gunner’s Daughter (1990; trad. it. Oltre il cancello), mentre più vicino al genere horror è The Crocodile Bird (1993: L'urlo del colibrì). Successivamente la Rendell ha approfondito ulteriormente l'analisi psicologica dei personaggi, lasciando in second'ordine l'aspetto poliziesco, in particolare in The Keys to the Street (1997; trad. it. Il parco delle anime). Nel 2003 ha pubblicato The Rottweiler (trad. it. La bottega dei delitti), nel 2004 Thirteen Steps Down (trad. it. I tredici scalini) e nel 2006 La morte in versi .

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