Richardson, Henry Hobson

architetto statunitense (St.-James Parish, Louisiana, 1838-Boston 1886). Il contributo di Richardson fu fondamentale per il rinnovamento della cultura architettonica americana e per la definizione di un linguaggio figurativo e tecnologico autonomo rispetto alla tradizione europea. Dopo il diploma conseguito a Harvard (1859), Richardson si recò in Europa, ove poté approfondire (soprattutto in Italia e in Spagna) la conoscenza dello stile romanico che, in una elaborazione organica e naturalistica, parve all'architetto lo strumento figurativo più adatto a esprimere le esigenze rappresentative della nuova borghesia industriale statunitense. Inoltre, la collaborazione a Parigi con alcuni dei maggiori architetti dell'epoca, in particolare con Lafarge e con i fratelli Labrouste, permise al Richardson una diretta sperimentazione delle strutture di carpenteria metallica. Tornato negli Stati Uniti nel 1865, si impose rapidamente come uno dei protagonisti del processo di rinnovamento architettonico, grazie alle sue capacità e alla moderna organizzazione del suo studio. Mentre le opere del primo periodo della sua attività (chiesa della Grazia a Medford, 1867-69, in stile romanico nordico; uffici della Western Railways a Springfield, 1867-69, in stile rinascimentale) sono ancora legate ai canoni della cultura ufficiale, il progetto per la Equitable Insurance Company a Boston (1867) rivela un'originale evoluzione sia nella tecnologia, sia nell'esplicita ricerca di un adeguato rapporto edificio-città. La chiesa della Trinità a Boston (1873-77), l'Ospedale di Buffalo (1872-78), la Ames Memorial Library a North Easton (1877- 79) e la Sever Hall a Cambridge (1878- 80) si rifanno esplicitamente allo stile romanico, semplificando l'ornamentazione ed esaltando i valori di massa. Nello stesso periodo Richardson progettò una serie di ville in campagna tra le quali spicca la casa Sherman a Newport (1874-75), dove la progettazione unitaria dei vari elementi costituisce una delle fonti più dirette per l'opera di F. L. Wright. L'opera culminante, che coincide con la scomparsa dell'architetto, sono i magazzini Marshall-Field a Chicago (1885-87), tra i primi esempi dell'uso di strutture metalliche (solai, pilastri) nella nuova tipologia dell'edificio alto. Quest'opera ebbe grande influenza sugli architetti americani del periodo successivo, in particolare su Sullivan e in generale su tutti gli appartenenti alla cosiddetta Scuola di Chicago.

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