Rickettsiali

sf. pl. [sec. XX; dal nome di H. T. Ricketts]. Ordine (Rickettsiales) di organismi unicellulari di incerta posizione sistematica, simili ai Batteri per forma e caratteristiche biologiche, ma per altri versi, e in particolare per il parassitismo intracellulare, analoghi ai virus. Le Rickettsiali hanno forma e dimensioni variabili secondo le specie, tuttavia il loro aspetto più comune è quello di bastoncini Gram-negativi di 0,3-0,7 μ di diametro per 1,5-2 μ di lunghezza, avvolti da una parete tristratificata di 100 Å di spessore. La moltiplicazione avviene per scissione, preceduta dalla comparsa di una zona chiara al centro della cellula, che nel frattempo si ingrandisce fino a raddoppiare le dimensioni. Le Rickettsiali vivono in simbiosi con vari artropodi o sono parassiti intracellulari di invertebrati, nei quali ultimi si localizzano in determinati organi e tessuti (fegato, polmoni, reni, capillari delle meningi, endoteli), mentre negli artropodi vettori (pulci, pidocchi, zecche, acari) possono essere intracellulari o libere. Attualmente, per le caratteristiche di contenere acido muramico nella parete, di svolgere attività enzimatica e di venire inattivate da antibiotici ai quali i virus risultano immuni, le Rickettsiali vengono considerate dei Batteri. L'ordine si suddivide in tre famiglie: Rickettsiacee, Bartonellacee e Clamidozoacee.

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