Roccatagliata Ceccardi, Ceccardo

poeta italiano (Ortonovo, La Spezia, 1871-Genova 1919). Fu noto, agli inizi del Novecento, più per la sua leggenda di “poeta maledetto” e per la sua vita bohémienne che non per la sua opera. Esordì nel 1895 con Il libro dei frammenti, ispirato a un simbolismo prevalentemente pittorico, che si lasciava tentare dalle suggestioni di Verlaine e di Rimbaud, da lui tradotti quando erano pressoché sconosciuti in Italia. Nei versi del primo Roccatagliata Ceccardi è altresì rintracciabile un'impronta dannunziana e, più ancora, pascoliana: vedono così la luce i paesaggi marini, liguri e versiliesi, dove il linguaggio pascoliano è divenuto scabro, ferrigno, anticipando certe cadenze montaliane. Accanto al paesista c'è però il poeta elegiaco: ed è proprio nell'elegia pacata di alcuni epigrammi tombali che si decanta il residuo classicismo di Roccatagliata Ceccardi, precursore, sotto questo profilo, della lirica vociana. Tra le altre raccolte: Il viandante (1904), Apua mater (1905), Sonetti e poemi (1910), Sillabe ed ombre (postumo, 1925).

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