Rodríguez de la Cámara o del Padrón, Juan

poeta e narratore spagnolo (El Padrón, Galizia, 1390-San Antonio de Herbón ca. 1450). Rimangono di lui alcune liriche (nel Canzoniere di Baena), romanze, una versione parziale delle Eroidi di Ovidio, e altre poesie, che permettono di considerarlo uno degli ultimi trovatori, non scevro però da influssi rinascimentali. Molto letto nel sec. XV fu il suo romanzo autobiografico-cavalleresco-sentimentale El siervo libre de amor, in tre parti, con vari inserimenti lirici: vi si narra, su probabili dati personali, una triste storia d'amore, palesemente derivata dall'Elegia di Madonna Fiammetta di Boccaccio. Lasciò anche un Triunfo de las donas, o apologia delle donne, e una Cadira de Honor, aulica difesa della nobiltà.

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