Sètte sapiènti

gruppo di saggi “canonizzati” nell'antica Grecia, a partire dall'età arcaica. Il numero ha origini orientali e in esso furono via via inseriti diversi personaggi reputati degni di appartenervi per la loro sapienza filosofica e politica. Quattro rimasero stabili: Talete di Mileto, Biante di Priene, Pittaco di Mitilene e Solone ateniese. Tra i rimanenti, più frequentemente sono citati Periandro, tiranno di Corinto, e lo scita Anacarsi. Si tramandavano di loro diverse sentenze, riguardanti la vita pratica e fondate soprattutto sul concetto tipicamente greco della moderazione. § I Sette sapienti sono raffigurati seduti a semicerchio, intenti a una dotta conversazione sulla sfera, in mosaici di Torre Annunziata (oggi a Napoli) e di Sarsina (a Villa Albani a Roma). Nelle terme ostiensi, dette appunto dei Sette sapienti (sec. II d. C.), dove alle loro figure sono aggiunti motti scurrili, che sostituiscono satiricamente le loro massime famose.

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