Saba, regina di-

mitica regina (per gli Arabi, Balkis; per gli Etiopi, Maqeda) dello Stato di Saba (Yemen meridionale), protagonista di episodi narrati dalla Bibbia e dal Corano. I due libri sacri non riportano il nome della regina ma narrano di un suo viaggio alla corte di re Salomone (m. 930 a. C.). Prima di passare dalla Bibbia al Corano, la leggenda aveva subito varie elaborazioni giudaico-cristiane tra il sec. I e il VI d. C., nelle quali Saba era divenuta una località etiopica e la regina era detta “regina d'Etiopia”. Quando, intorno al 1270, una dinastia scioana assunse il potere su tutta l'Etiopia, essa si proclamò di origine salomonide, cioè discendente da Menelik I, figlio avuto dalla regina d'Etiopia nel suo incontro con Salomone. La leggenda, che ha dato alla regina il nome di Maqeda e come suo luogo di origine una Saba di Etiopia (taluno ha creduto di individuare tale Saba in un centro nei pressi di Aksum), fu forse diffusa da elementi ebraici trasferitisi in Etiopia (gli antenati degli odierni Falascià?) o rielaborata sulla base delle tradizioni tramandate da coloro che avevano partecipato alla spedizione del regno di Aksum in Arabia nel sec. VI d. C. Essa appare riprodotta nel celebre libro La gloria dei Re (Kebra Negast) del sec. XIV che riferisce altresì che Menelik, una volta divenuto giovanetto, si era recato dal padre ed era rientrato in Etiopia con una schiera di nobili e sacerdoti, portando seco l'Arca dell'Alleanza. La leggenda sta a significare che gli Etiopi erano divenuti di religione ebraica e quindi avevano abbandonato il paganesimo dieci secoli prima di altre popolazioni divenute poi cristiane.

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