Sacchétti, Giannòzzo
rimatore italiano (Firenze ca. 1340-1379). Affidato alla tutela del fratello maggiore Franco per aver dilapidato al gioco gran parte dei suoi beni, aderì al partito degli aristocratici, accentuando così il contrasto con il fratello, di idee moderate. Nominato (1369) ambasciatore presso Bernabò Visconti, fu incarcerato per debiti. Per emendarsi, entrò a far parte del circolo cateriniano di Firenze, ma, nel 1379, ordì una congiura contro il governo popolare della sua città: scoperto, morì giustiziato. Le sue rime, pur rispecchiando le vicende della sua vita disordinata, sono tuttavia l'espressione di un vibrato e sofferto moralismo, che raggiunge i suoi momenti più intensi nella polemica contro gli “ingrati farisei” della Chiesa, e sono percorse da un livido e spettrale presentimento della morte.