Santi di Tito

pittore e architetto italiano (Sansepolcro 1536-Firenze 1603). Allievo a Firenze di Bronzino, compì tuttavia la sua formazione a Roma (1558-64), lavorando nella cerchia degli Zuccari e del Barocci. Tornato a Firenze, svolse un'ampia attività pittorica, dove la volontà di superare la fase del manierismo (come nell'intervento allo Studiolo di Francesco I, 1570-71) e l'attenzione alle esigenze di decoro poste dalla Controriforma approdano a uno stile composto ed equilibrato, volto al recupero di modelli quattrocenteschi e classicisti (Le sorelle di Fetonte mutate in pioppi, Palazzo Vecchio; Resurrezione di Lazzaro e Annunciazione, S. Maria Novella). Nella sua attività di architetto, svolta a Firenze (oratori della Misericordia e di S. Tommaso) e nel contado (ville a Giogoli e San Casciano), si mantenne su una linea buontalentiana, depurata però da eccessi decorativi e con spunti neoquattrocenteschi.

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