Sarfatti, Margherita

saggista e narratrice italiana (Venezia 1883-Cavallasca, Como, 1961). Impegnata politicamente nel Partito socialista, iniziò la sua carriera nel 1909 come responsabile della rubrica di critica d'arte dell' Avanti! Dal 1910 fu l'animatrice di uno dei salotti intellettuali più esclusivi di Milano che accoglieva il gruppo futurista, letterati come M. Bontempelli e A. Negri, scultori come M. Rosso e A. Martini. Nel 1918 si accostò al movimento fascista entrando a far parte della redazione del quotidiano di B. MussoliniIl Popolo d'Italia, mantenendo contemporaneamente una serie di collaborazioni con altri giornali, come La Stampa di Torino e Gerarchia (rivista di teoria politica), di cui fu condirettrice (con Mussolini) a partire dal 1921. Promotrice del movimento artistico Novecento, ottenne grande popolarità grazie alla pubblicazione di una biografia del duce, Dux (1926), presto tradotta in molte lingue. Nonostante i suoi rapporti personali con il duce e la conversione al cattolicesimo avvenuta anni prima, non fu risparmiata, essendo di famiglia israelita, dalla legislazione antisemita del 1938 che la costrinse a riparare in Argentina. Della sua vasta produzione saggistica sono da ricordare: Segni, colori e luci (1925) e Storia della pittura moderna (1930). Nell'ultima sua opera, Acqua passata (1955), raccolse i ricordi della sua giovinezza.

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