Serravalle Sèsia

Indice

comune in provincia di Vercelli (45 km), 313 m s.m., 20,39 km², 5003 ab. (serravallesi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro della bassa Valsesia, posto alla destra del fiume Sesia, poco a valle della confluenza del torrente Sessera. Benché i reperti archeologici attestino che la località fu abitata già nell'Età del Ferro e poi in età romana, forse soltanto in epoca longobarda sorsero i tre centri di Naula (o Navula), Vintrebbio e Bornate, che l'imperatore Ottone III cedette alla Chiesa di Vercelli nel 999 e che, riunitisi nel 1255 in un borgo franco, presero nel 1270 l'attuale denominazione. Nel 1335 il luogo passò ai Visconti che lo infeudarono con tutta la Valsesia a Francesco Barbavara. Nel 1427 giunse ai Savoia, che un secolo dopo lo assegnarono ai Ferrero-Fieschi, dai quali fu venduto nel 1561 ai Salomone.§ Il nucleo antico conserva la pianta regolare derivatagli dall'origine di borgo fortificato. La parrocchiale di San Giovanni Battista (1629) è decorata da affreschi settecenteschi di Antonio Borsetti e Lorenzo Peracino. Appena fuori dall'abitato, presso il cimitero, sorge il santuario di Sant'Euseo, edificato in diverse epoche. All'interno del castello è il Museo di Storia, d'Arte e Antichità “Don Florindo Piolo”, che riunisce reperti archeologici di epoca romana e dipinti di scuola piemontese. Importanti resti di un altro castello (sec. XIII) sono nella frazione di Vintebbio.§ L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori metallurgico, cartario e dell'abbigliamento e sull'agricoltura (uva, ortaggi, frutta e foraggi).

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