Shapiro, Karl

poeta e critico statunitense (Baltimora 1913-New York 2000). Le sue opere poetiche, la cui ricchezza di temi e concretezza di stile ne fecero il portavoce di una generazione di poeti, includono Person, Place and Thing (1942; Persona, luogo e cosa), e The Place of Love (1942, Il posto dell'amore), in cui prevalgono atteggiamenti ironici verso la realtà americana; V-Letter and Other Poems (1944; premio Pulitzer nel 1945), raccolta ispirata a esperienze di guerra; Essay on Rime (1945; Saggio sulla rima), analisi della poesia contemporanea; Poems of a Jew (1958; Poesie di un ebreo), esplorazione del suo retaggio personale; The Bourgeois Poet (1964; Il poeta borghese), “poesie in prosa” sul rapporto poeta-società; New and Selected Poems (1987), raccolta di poesie scritte negli anni tra il 1940 e il 1986. Ha scritto anche raccolte di saggi: Beyond Criticism (1953; Oltre la critica), In Defense of Ignorance (1960; In difesa dell'ignoranza), To Abolish Children (1968; Abolire i bambini), The Poetry Wreck (1975; Il naufragio della poesia) e il testo autobiografico The Younger Son (1988; Il figlio più giovane). La sua ultima fatica è stata Reports of My Death (1990; Rapporto sulla mia morte).

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