Singer, Isaac Bashevis

scrittore e saggista polacco di lingua yiddish naturalizzato statunitense (Radzymin, Varsavia 1904-Miami 1991). Figlio di un rabbino, svolse l'attività di giornalista a Varsavia, per poi emigrare a New York nel 1935. Nei suoi romanzi, scritti in yiddish e subito tradotti in inglese, ha descritto l'ebraismo dell'Europa orientale dei sec. XVII-XX. Nel suo romanzo più riuscito, The Family Moskat (1950; La famiglia Moskat), Singer presenta le vicende di una famiglia patriarcale di Varsavia dal principio del Novecento fino alla seconda guerra mondiale. Nel romanzo In My Father's Court (1966; Alla corte di mio padre), ricordando la sua infanzia in un povero quartiere di Varsavia, Singer fornisce preziosi dati autobiografici che facilitano la comprensione dei suoi scritti. Insignito nel 1978 del premio Nobel per la letteratura, Singer ha pubblicato tra l'altro: Satan in Goray (1955; Satana a Goray), The Manor (1967; La fortezza), Shosha (1978), Lost in America (1981; Perduto in America), Ricerca e perdizione (1982), The penitent (1984; Il penitente), The Collected Stories (1984; uscite in Italia con il titolo La luna e la follia). Nel 1998 è tornato prepotentemente alla ribalta grazie all'uscita della pregevole biografia Singer, di J. Hadda, alla pubblicazione postuma del romanzo Shadows on the Hudson (Ombre sull'Hudson), scritto nel 1957, nonché all'uscita in Italia della raccolta L’ultimo demone e altri racconti, curata da C. Magris.

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