Skármeta, Antonio

narratore cileno (Antofagasta 1940). Lasciato il Cile nel 1973 in seguito al colpo di stato contro il governo di S. Allende, ha vissuto per un anno in Argentina, dove ha pubblicato la raccolta di saggi Tiro libre; successivamente si è trasferito a Berlino dove ha insegnato sceneggiatura all'Accademia di cinema e televisione. Ha pubblicato, oltre a diversi volumi di racconti, alcuni romanzi, fra cui Soné que la nieve ardía (1975; Sognai che la neve bruciava), Novios y solitarios (1975), No pasó nada (1980; Non è successo niente) e La insurrección (1982). È curioso il caso di Ardiente paciencia, nato come soggetto cinematografico, divenuto un lavoro teatrale, rappresentato a Berlino nel 1983, e successivamente rititolato El cartero de Neruda (1986; Il postino di Neruda), da cui è stato tratto il film Il postino, che racconta la vita, lievemente romanzata, del poeta P. Neruda e la sua amicizia per un giovane postino, sullo sfondo della recente e drammatica storia cilena. Finita la dittatura, nel 1989, è tornato a Santiago e ha iniziato a lavorare per il cinema e la televisione. Ha poi pubblicato l'antologia La Cenicienta de San Francisco y otros cuentos (1990) e Uno a due. Cuentos completos (1992), un primo tentativo classificatorio dei suoi racconti. Nel 1999 ha pubblicato il romanzo, La boda del poeta (Le nozze del poeta), seguito nel 2001 da La chica del trombon (La bambina e il trombone),  nel 2003 da El baile de la Victoria (Il ballo della Vittoria), nel 2010 da Un padre da film e nel 2011 da I giorni dell'arcobaleno. Dal 2000 all'inizio del 2003 è stato ambasciatore del suo Paese in Germania. Nel 2007 ha pubblicato Borges e altre storie d'amore.

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