Smirne (città)

Indice

(İzmir). Capoluogo della provincia omonima (Turchia), m s.m., 2.250.149 ab. (2000).

Generalità

Terza città del Paese per popolazione dopo İstanbul e Ankara, è situata nella parte più interna dell'omonima insenatura del Mar Egeo, alla foce del Kemer Çayı; la città antica, dominata dalla cittadella (Kadifekale), sorge a N e a W del monte Pagos e accoglie il pittoresco bazar e i quartieri più vivaci. Servita da numerose linee ferroviarie e stradali, la città è anche un notevole centro culturale, sede di un museo archeologico, un conservatorio musicale, numerose biblioteche, gallerie d'arte e un importante giardino botanico. L'università è situata nella vicina Bornova.

Storia

Sede di un antichissimo stanziamento preellenico risalente almeno al 1000 a. C., intorno al sec. X fu colonizzata dagli Ioni di Colofone e di Efeso. Nel sec. VII la città entrò a far parte della Confederazione ionica ma fu ben presto distrutta da Aliatte re di Lidia. Ricostruita in età ellenistica da Antigono Monoftalmo, entrò nell'orbita romana (sec. I a. C.), diventando in breve un floridissimo centro commerciale. Ospitò, fra l'altro, una delle primissime chiese cristiane. Distrutta da due successivi terremoti (178 e 180), fu ricostruita da Marco Aurelio riconquistando l'antico splendore. La città declinò sotto i Bizantini e nel sec. VIII subì le incursioni arabe. Presa dai Turchi nel 1076, fu riconquistata vent'anni dopo dai Bizantini, sotto il cui dominio rimase sino al sec. XIII. Seguirono poi più o meno effimere dominazioni genovesi, rodiote, veneziane, finché sul finire del sec. XV tornò in possesso dei Turchi. Abitata prevalentemente da Greci, a partire dall'Ottocento la città fu coinvolta nelle strategie di espansione mediorientale delle potenze europee e della Grecia. Bombardata dai britannici nel 1915, caduto l'Impero Ottomano dopo la prima guerra mondiale fu occupata dai Greci (1920), ma fu riconquistata dai Turchi nel 1922 subendo gravi devastazioni. Alla fine della guerra greco-turca perse gran parte della sua comunità greca per lo ridislocazione delle minoranze attuata tra Turchia e Grecia. La città fu danneggiata da un violento terremoto nel 1929.

Arte

Il luogo della più antica Smyrna è stato riconosciuto presso l'attuale sobborgo di Bayraklı, su una collina artificiale. Dei sec. IX-VIII a. C. sono resti di case ovali e rettangolari e di mura a blocchi, le più antiche che si conoscano di una città greca, ma il centro fu prospero soprattutto nel sec. VII a. C., epoca a cui risalgono tratti di mura poligonali e resti di un tempio. Dopo la distruzione a opera di Aliatte, nel sec. IV a. C. la città fu ricostruita e divenne nuovamente uno dei più importanti centri dell'Asia. Del suo impianto di tipo ippodameo restano rovine dell'agorà e di edifici pubblici. L'agorà fu costruita in periodo ellenistico, ingrandita dai Romani e, dopo un terremoto, ricostruita sotto l'imperatore Marco Aurelio; ne rimangono i resti del portico settentrionale, alcune colonne e un arco. Di età romana sono due grandiosi acquedotti, il tempio di Zeus Akraios, il teatro, lo stadio e la basilica, di cui restano fra l'altro monumentali rilievi d'altare raffiguranti personaggi divini (Eracle, Artemide, Posidone ecc.) alti 2 m ca. La Hisar Camii è la più grande moschea di Smirne; edificata nel sec. XVI e restaurata nel sec. XIX, serba al suo interno un notevole mimbar (pulpito) e un mirhab (nicchia dalla quale si leggeva il Corano e si guidava la preghiera) barocco. Altre moschee sono quelle di Şadırvan e di Kemeraltı. Il Kızlarağası Han è un caravanserraglio ottomano del sec. XVIII. La chiesa di San Policarpo è un edificio del sec. XIX riccamente decorato all'interno. La torre dell'Orologio, dedicata al sultano Abdülhamid, fu costruita nel 1901. Il Museo Archeologico, inaugurato nel 1983, possiede tra l'altro reperti provenienti dagli scavi di Efeso e Belevi (mausoleo del sec. III a. C.), un busto di Demetra del sec. IV a. C. e una collezione di teste e statue di epoca romana. Nel Museo Etnografico sono esposti tappeti di Gördes e Bergama, costumi tradizionali e armi. Il Museo Atatürk espone molte fotografie e oggetti personali del fondatore del moderno Stato turco.

Economia

La città è un fiorente centro commerciale (Fiera Internazionale tra agosto e settembre), dotata di un porto che è il secondo del Paese per importanza. Di grande rilievo è l'industria, attiva nei settori cantieristico, metalmeccanico (autoveicoli, biciclette), tessile (cotone, tappeti), alimentare, petrolchimico, chimico, del cemento, del tabacco e dell'abbigliamento. Smirne è anche una frequentata meta turistica. Aeroporto.

Curiosità

Dalla metà di giugno alla metà di luglio si svolge il Festival Internazionale delle Arti, con spettacoli musicali e di danza.

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