Sorìcidi

sm. pl. [sec. XIX; dal latino sorex sorícis, toporagno]. Famiglia (Soricidae) di Insettivori, comprendente 22 generi e oltre 250 specie, tra cui toporagni, crocidure e specie affini, di forme vagamente murine, con muso allungato in una piccola proboscide, occhi piccoli, coda quasi sempre ben sviluppata. Hanno mole piccola, da quella del mustiolo (Suncus etruscus: 35 mm, esclusa la coda) sino a un massimo di 30 cm di lunghezza totale. La pelliccia è di pelo corto e morbido. Agili e vivacissimi, vivono per lo più al suolo, con qualche specie che conduce addirittura vita acquicola (genere Neomys). In genere sono attivi di notte. Hanno un intensissimo metabolismo, per cui consumano un gran numero di prede (insetti e altri piccoli animali). La frequenza cardiaca può arrivare, in condizioni di stress, a 1200 battiti al minuto. La loro gestazione varia da 17 a 28 giorni e per ogni parto possono nascere anche 10 piccoli. In certe specie (per esempio, crocidure) i giovani seguono la madre in lunghe file, tenendosi afferrati con la bocca alla base della coda. La durata della loro vita è brevissima, talora meno di un anno. La saliva di certe specie contiene sostanze tossiche.

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