Stòria della Compagnìa di Gesù

grandiosa opera di Daniello Bartoli, pubblicata tra il 1650 e il 1673: nel 1650 apparve L'Asia, cui fu aggiunta La missione al Gran Mogor del padre Ridolfo d'Acquaviva (1653); nel 1660, Il Giappone; nel 1661, La Cina; nel 1667, L'Inghilterra; nel 1673, L'Italia. Come risulta da recenti ricerche, vaste e minuziose furono le indagini documentarie di Bartoli, la cui scrupolosità di storico è oggi concordemente riconosciuta, anche se la sua è una particolare forma di storiografia, che si propone esplicitamente la celebrazione trionfalistica di un'istituzione. Le pagine dell'opera sono fittamente popolate di “eroi” gesuiti che, lontani dal tradizionale cliché del cristiano umile e passivo, sono dotati, come gli eroi politici del Rinascimento, di possenti virtù umane, messe al servizio della fede: esemplare è in questo senso la figura di Francesco Saverio. Accanto ai fatti eroici, domina nell'opera il gusto della descrizione geografica precisa, ricca di particolari: ed è nella pittura di porti e di golfi, di isole e di foreste dell'Asia che si manifesta con i colori più smaglianti lo splendore dello stile di Bartoli. Carattere apologetico ha invece la parte dell'opera dedicata all'Europa, dove viene meno quella fusione di religiosità ed esotismo che trasformava la missione in Paesi lontani nell'esaltante scoperta di un mondo nuovo e ignoto.

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