Stùparich, Carlo

scrittore italiano (Trieste 1894-Monte Cengio, Vicenza 1916). Trasferitosi a Firenze con il fratello Giani, fu tra i collaboratori della Voce. Volontario nella prima guerra mondiale, durante un attacco austriaco a una trincea sul Cengio, dove era rimasto isolato, si uccise per non cadere vivo nelle mani del nemico. L'esigenza tipicamente vociana di un'arte che rispecchiasse l'indissolubile legame tra pensiero e azione domina i suoi scritti (raccolti dal fratello Giani con il titolo Cose e ombre di uno, 1919); vi si intrecciano versi che risentono del frammentismo dei vociani con prose di osservazione, di descrizione e di memoria, improntate a una rigorosa indagine morale che tende a superare la misura del frammento per attingere una organica sistematicità.

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