Starevitch, Ladislas

nome francesizzato del regista e scenografo russo di origine polacca Władysław Starewicz (Mosca 1882-Parigi 1965). Noto nella Russia zarista come V. A. Starevič, fu pioniere del film di animazione. Nel 1911 (La bella Lucanide, La settimana aviatoria degli insetti, La vendetta dell'operatore cinematografico) e nel 1912 (La nascita degli abitanti della foresta, Scenette allegre della vita degli animali, La cicala e la formica dalla favola di I. A. Krylov) creò il film di pupazzi animati e, nel 1913, con Petuč i Pegaz, il disegno animato russo. Emigrato in Francia nel 1919, continuò fino alla morte a realizzare film favolistici e per l'infanzia, con soli pupazzi e marionette o con tecniche miste, basati invariabilmente sugli animali, salvo che nella serie di brevi film sul pupazzo umanizzato Fétiche (1933-37). Il più impegnativo fu il lungometraggio Roman de Renart (Una volpe a corte), costato anni di lavoro (1928-31) e uscito solo nel 1939. Notevoli furono anche certi cortometraggi come Il topo di città e il topo di campagna (1926) e La cicala e la formica (1927, da J. de La Fontaine), o quelli del dopoguerra con protagonista l'uccellino Gazouilly. È stato anche regista di film non di animazione, di genere spettacolare.

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