Stenella

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Zoologia

Genere (sinonimo Prodelphinus) di Cetacei Odontoceti della famiglia dei Delfinidi, comprendente una decina di specie delle acque calde di tutto il mondo. Lunghi da 1,20 a 3 m, questi Cetacei sono di colore generalmente grigio-brunastro o marrone, più chiari inferiormente, talora con maculazioni biancastre (per esempio, Stenella frontalis o delfino macchiato o delfino delle briglie) o con strisce longitudinali bianche e azzurre sui fianchi. Ittiofagi, hanno 150-200 denti. Specie assai nota, presente anche nel Mediterraneo è la stenella striata (Stenella caeruleoalba), detta anche delfino striato o delfino eufrosine o delfino dalle briglie, con distinta striscia nero-bluastra sui fianchi. Altra specie relativamente ben conosciuta è la stenella rostrata (Stenella longirostris), delle regioni tropicali e subtropicali.

Etologia

Le stenelle, come altri Delfinidi, sono animali sociali nei quali la ricerca di compagnia è una caratteristica costantemente presente durante tutta la vita. Durante il giorno la stenella rostrata, in gruppi di circa 20 individui, riposa presso la costa e si porta al largo nelle ore notturne, durante le quali i gruppi si fondono progressivamente con altri fino a formare branchi di alcune centinaia di individui che si alimentano insieme. Il passaggio da un'attività all'altra è segnato da un aumento della velocità nel nuoto e dall'esecuzione di manovre acrobatiche eseguite senza direzione prestabilita, che pare stimolino i vari membri dei gruppi minori a coordinare i propri spostamenti. La stenella striata, nel Mediterraneo, è in genere avvistata in branchi di pochi individui, di solito una decina e non più di cinquanta, ma talvolta anche in singole coppie o individui isolati. Almeno nella stenella rostrata, la composizione dei gruppi, specie i più grandi, varia di giorno in giorno, mentre nei gruppi più piccoli alcune coppie sembrano notevolmente stabili; inoltre sembra probabile che almeno alcuni gruppi siano costituiti da animali della stessa età e talvolta dello stesso sesso, ma si sa poco delle interazioni sessuali in natura. Le stenelle sembrano attratte dalle navi, alle quali spesso si avvicinano, dalle cui onde di prua o di poppa si fanno spingere, spesso senza compiere alcun movimento di nuoto, e presso le quali si esibiscono in una varietà di salti fuori dall'acqua; durante il salto il corpo può mantenere la posizione normale o può ruotare di un quarto o di mezzo giro, reimmergendosi di fianco o di schiena, con la testa in avanti, oppure la stenella può emergere obliquamente verso l'alto e ricadere in acqua nella stessa posizione; un altro comportamento caratteristico consiste in una sorta di “schiaffo” dato con la testa o la coda sulla superficie dell'acqua e la cui funzione viene interpretata come una esibizione di dominanza sociale. I balzi fuori dall'acqua si alternano a periodi di nuoto, che le stenelle effettuano, come gli altri Delfinidi, alternando periodi di immersione di parecchi secondi a brevissimi periodi di parziale emersione in cui vengono compiuti uno o più atti respiratori. Le immersioni vengono effettuate in espirazione, cioè a polmoni vuoti e la resistenza all'immersione è basata più su riserve di ossigeno muscolari che polmonari.

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