Stijl, De-

(Lo stile). Rivista fondata nel 1917 da Th. van Doesburg, intorno alla quale si formò l'omonimo gruppo di pittori, architetti e scultori che diedero vita al movimento neoplastico. La rivista, che va annoverata tra gli organi di elaborazione teorica, di propaganda e di comunicazione fondamentali delle avanguardie artistiche europee del Novecento, svolse un ruolo determinante per la nascita e lo sviluppo del Movimento Moderno in architettura. Tra gli architetti aderenti al gruppo vanno ricordati: J. J. Oud, C. van Eesteren, J. Wils, G. T. Rietveld; tra i pittori: P. Mondrian, B. van der Leck; tra gli scultori: H. Arp, C. Brâncuṣi, G. Vantongerloo. Fondamentale per comprendere il contributo teorico dato dal gruppo è l'analisi della poetica e della teoria di Mondrian, quando si consideri che la dimensione spaziale totalizzante della sua opera è stata tradotta materialmente dall'architettura neoplastica in una progettazione sperimentale. Van Doesburg fu l'autore, in seno al gruppo, di questa traduzione della teoria in pratica architettonica, divenendo contemporaneamente il propagatore delle teorie neoplastiche. Nel 1926 la rivista pubblicò il Manifesto dell'elementarismo, estremo punto d'arrivo dell'esperienza neoplastica e, in pari tempo, elemento di rottura con Mondrian che abbandonò il gruppo, segnando così la fine del movimento e della rivista (1928).

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