Stuart

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(anche Stewart). Casa regnante in Scozia e in Inghilterra. "Per l'albero genealogico vedi il lemma del 19° volume." "Vedi albero genealogico vol. 21, pagg. 86 e 87" Originaria di Dol in Bretagna, iniziò la sua ascesa con un Flealdo (o Flaald) che alla fine del sec. XI accompagnò in Inghilterra re Enrico I. Dei figli di Alano (m. 1114?), rampollo di Flealdo, uno, Giordano, ereditò i beni bretoni e inglesi, l'altro, Walter (m. 1177), divenne high steward (pressappoco primo ministro) dei re di Scozia David I (ca. 1080-1153) e Malcolm IV (1141-1165). La carica divenne praticamente ereditaria e passò ai discendenti di Walter, e cioè Alano (m. 1204), Walter (m. 1241), Alessandro (1214-1283), che fu anche reggente durante la minore età di re Alessandro III, Giacomo (1243-1309) e Walter (1292-1326), e lo stesso nome della carica finì col diventare già col Walter defunto nel 1241 il nome della famiglia, mutandosi graficamente da Steward in Stewart e in Stuart. Il matrimonio del sesto high steward, Walter, con Marjory(m. 1316) Bruce, sorella di reDavid II (1324-1371) Bruce, aprì alla famiglia la strada al trono quando David II morì senza prole. Roberto II (1316-1390) Stuart, figlio di Walter e di Marjory, fu il primo degli Stuart che cinse la corona di Scozia. Tra i vari rami nati da Roberto II sorsero parecchie rivalità per cui la maggior parte dei regnanti morì di morte violenta; tuttavia la linea fondata da Roberto III (1337-1406), primogenito di Roberto II, continuò a regnare di padre in figlio con Giacomo I (1394-1437), Giacomo II (1430-1460), Giacomo III (1451-1488), Giacomo IV (1473-1513), Giacomo V (1512-1542), Maria (1542-1587), detronizzata nel 1567 e decapitata in Inghilterra. Dei vari rami cadetti sorti in quei due secoli il più importante fu quello dei conti di Lennox fondato da Elisabetta (m. dopo il 1530), nipote ex sorore di Giacomo III: a tale linea appartennero Enrico di Darnley(1545-1567), che sposò Maria Stuart, e Arabella (1575-1615), che si atteggiò a rivale di Giacomo VI (1566-1625). Questi, unico figlio di Maria e di lord Darnley, re di Scozia dal 1567, alla morte di Elisabetta Tudor ereditò nel 1603 il trono inglese, in quanto discendente da Margherita Tudor, moglie di Giacomo IV di Scozia, sorella di Enrico VIII d'Inghilterra. I due regni però rimasero ancora separati. A Giacomo VI (I in Inghilterra) succedette Carlo I (1600-1649), rovesciato dal Parlamento inglese e decapitato. Gli Stuart, temporaneamente esuli in Olanda e in Francia, tornarono sul trono con i due figli del predetto re, Carlo II (1630-1685) e Giacomo II (1633-1701) d'Inghilterra (VII di Scozia). Rovesciato questi nel 1688 dalla seconda rivoluzione inglese, gli succedettero le figlie protestanti Maria II (1662-1694), associata al consorte Guglielmo III d'Orange(1650-1702), e, nel 1702, Anna (1665-1714), sotto il cui regno avvenne la fusione dell'Inghilterra con la Scozia. Avendo l'Act of Settlement del 1689 (completato nel 1701) esclusa la discendenza cattolica degli Stuart, la corona passò a Giorgio I di Hannover (un ramo della casa guelfa), in quanto discendente da Elisabetta (1596-1662), figlia di Giacomo VI e moglie di Federico V del Palatinato, il cosiddetto “re d'inverno”. Da allora gli Stuart cessarono di regnare. I cattolici loro sostenitori (detti giacobiti) che avevano continuato a considerare loro legittimo sovrano l'esule Giacomo II, dopo la sua morte (1701) riconobbero il figlio James Francis Edward detto il Vecchio Pretendente (Giacomo III per i giacobiti) e poi i suoi due figli Charles Edward (Carlo III per i giacobiti), protagonista nel 1746 di un epico ma vano tentativo di recuperare la corona, ed Enrico Benedetto (1725-1807) detto il Cardinale di York (Enrico IX per i giacobiti) con cui la famiglia degli Stuart si estinse. I legittimisti a oltranza considerarono allora erede al trono prima Vittorio Emanuele I di Savoia, in quanto discendente di Anna Maria d'Orléans (1669-1728), figlia di Enrichetta (1644-1670) d'Inghilterra e moglie di Vittorio Amedeo II di Savoia, poi, dopo la morte di Vittorio Emanuele I, avvenuta nel 1824, la figlia Beatrice di Asburgo-Este e, infine, dopo l'estinzione di questo ramo avvenuta con Francesco V nel 1875, la famiglia di Wittelsbach di Baviera: pretese che, a quanto pare, nessuno degli “eredi” ha mai sollevato.

G. Davies, Early Stuarts 1603-1660, Oxford, 1959; A. Bryant, King Charles II, Londra, 1961; G. Donaldson, James V to James VII, Edimburgo, 1965; R. Ashton, James I by His Contemporaries, Londra, 1969; A. Fraser, Mary Queen of Scots, Londra, 1969; I. B. Cowan, The Enigma of Mary Stuart, Londra, 1971; J. P. Kenion, The Popish Plot, Londra, 1972; G. Curtis, Life and Times of Queen Anne, Londra, 1973; D. Daiches, Charles Edward Stuart: the Life and Times of Bonnie Prince Charles, Londra, 1973; A. Fraser, Life and Times of King James I of Scotland and I of England, Londra, 1974; J. Miller, The Life and Times of William and Mary, Londra, 1974; S. Zweig, Maria Stuarda, Milano, 1983.

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