Sue, Marie-Joseph, detto Eugène

romanziere francese (Parigi 1804-Annecy, Savoia, 1857). Figlio di un celebre medico, fu egli stesso medico di bordo, finché la cospicua eredità paterna non gli permise di inserirsi nella brillante società parigina e di tentare la via del successo con romanzi d'avventura e romanzi neri: Plick et Plock (1831), Atar-Gull (1831), dedicato a F. J. Cooper, Latréaumont (1837). Dopo una breve incursione nel romanzo di costume (Arthur, 1838; Mathilde ou les Mémoires d'une jeune femme, 1841), conquistato alla causa socialista e umanitaria di F. M. C. Fourier e P.-J. Proudhon, imboccò la strada del romanzo sociale e progressista con Les mystères de Paris (I misteri di Parigi) che, uscito a puntate sul Constitutionnel nel 1842-43, fu il primo feuilleton (romanzo d'appendice) francese e procurò all'autore un immenso successo popolare, rinnovato da Le Juif errant (1845-47; L'ebreo errante), Les sept péchés capitaux (1847-49; I sette peccati capitali), Les mystères du peuple (1849-56; I misteri del popolo). Opere tutte di intenti generosi e di fervida invenzione, ma limitate da approssimazioni e facilonerie stilistiche. Deputato nel 1850, Sue pagò il suo impegno democratico e socialista con l'esilio al momento del colpo di stato di Napoleone III. Pubblicò ancora Les misères des enfants trouvés (1851; Le miserie dei trovatelli), Fils de famille (1856-57; Figlio di famiglia), La France sous l'Empire (1857). Il cinema, soprattutto nell'epoca del muto, si appassionò alle avventure a puntate scritte da Sue, riprendendo più volte sullo schermo alcuni dei suoi migliori feuilleton (fra le diverse versioni de Les mystères de Paris va ricordata sicuramente qualla del 1911, diretta da A. Cappellani).

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