comune in provincia di L'Aquila (68 km), 405 m s.m., 58,33 km², 22.931 ab. (sulmonesi o sulmontini), patrono: san Panfilo (28 aprile).

Generalità

Città situata nella conca omonima, alla confluenza dei fiumi Vella e Gizio; è compresa nel Parco Nazionale della Maiella. È uno dei centri più visitati della regione, famoso per la produzione dei confetti, che unisce al fascino dei monumenti locali quello dei dintorni. È sede vescovile.

Storia

Di origini antichissime, fu città dei Peligni, ricordata per la prima volta a proposito del passaggio di Annibale, che la devastò nel 211 a. C. Partecipò alla guerra sociale contro Roma (91-89 a. C.) e fu occupata dai cesariani di Marco Antonio (49 a. C.). Nel Medioevo, dopo essere stata gastaldato di Spoleto, fu una florida cittadina sotto gli Svevi e gli Angioini. Carlo di Durazzo la fece sua residenza preferita e vi istituì la zecca, che ebbe vita sino al 1528. Ceduta da Carlo V a Carlo di Launoy, passò poi ai Conca e ai Borghese, finché entrò a far parte del demanio regio. In seguito all'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, iniziarono a manifestarsi i primi segnali di malcontento e fenomeni di brigantaggio. Nel 1915 la città fu danneggiata in modo non grave dal terremoto di Avezzano. Nel 1933 la città fu colpita da un devastante terremoto. Durante la seconda guerra mondiale la città, che si trovava a pochi chilometri dalla Linea Gustav e rivestiva un ruolo importante per la mobilità delle truppe tedesche e dei materiali bellici, fu sottoposta a incursioni aeree da parte degli Alleati. Dopo la liberazione americana e la fine del conflitto, la ricostruzione avvenne velocemente, e divenne uno dei maggiori centri produttivi dell'Abruzzo centrale. Tra il 2 e il 3  febbraio 1957 in città si scatenò una sommossa causata dalla soppressione del distretto militare di Sulmona, che ridusse notevolmente limportanza amministrativa della città. Negli anni successivi la crescita economica cittadina fu legata soprattutto allo sviluppo del turismo culturale e gastronomico. Dal 1992 Sulmona, insieme a Guardiagrele, è sede del Parco nazionale della Majella. 

Arte

Nel nucleo più antico si conservano notevoli testimonianze medievali. La cattedrale di San Panfilo, eretta su un tempio romano di Apollo e Vesta, fu ricostruita in forme romaniche nel 1078-1119 e poi restaurata e più volte rimaneggiata. La cripta (sec. XI) ha tre navate con tre absidi. La facciata settecentesca conserva il portale gotico; l'interno, basilicale, è barocco. Sulla piazza dell'Annunziata si dispiega il principale complesso monumentale di Sulmona, formato dal palazzo e dalla chiesa dell'Annunziata, fondati nel 1320 ma completati e rimaneggiati nei secoli successivi. Notevole il palazzo, di cui spiccano i portali e la trifora gotica, che ospita il Museo Civico, con il prezioso tesoro dell'Annunziata (opere della scuola orafa locale dei sec. XIV-XV), e il Museo Archeologico “in Situ”. Tra gli altri monumenti si ricordano la chiesa di San Francesco della Scarpa (1290, rifatta nel Settecento), con un notevole portale romanico nella parte posteriore; la chiesa di Santa Maria della Tomba (ricordata dal 1241, rimaneggiata in età rinascimentale); la monumentale Porta Napoli (sec. XIV); l'acquedotto (1256) ad arcate ogivali; e la fontana del Vecchio (1474). Interessanti il Museo dell'Arte e della Tecnologia Confettiera, presso la storica fabbrica Pelino (1783), la Pinacoteca Civica d'Arte Moderna, nell'ex convento di Santa Chiara (sec. XIII) e il Museo di Storia Naturale.

Economia

Il collegamento autostradale Roma-L'Aquila-Pescara ha favorito lo sviluppo di un polo industriale attivo nei settori meccanico, alimentare (confetti), elettrotecnico, tessile, del legno (mobili) e dei materiali da costruzione. Importante nodo ferroviario e mercato agricolo (cereali, uva da vino, ortaggi e frutta), conta anche su un fiorente artigianato (oreficeria, rame sbalzato, ferro battuto e intarsio).

Curiosità e dintorni

Il giorno di Pasqua si svolge una solenne rappresentazione sacra detta della “Madonna che scappa”, e alla fine di luglio la Giostra Cavalleresca, in cui la città si affolla di costumi medievali. Sulmona diede i natali al poeta latino Publio Ovidio Nasone (43 a. C.-17 d. C.). Nei dintorni sono la Badia Morronese o di Santo Spirito (fondata nel sec. XIII da Pietro da Morrone, il futuro papa Celestino V, e dal 1293 casa madre dell'ordine dei celestini), con la cappella Caldora (affrescata nel 1435); le rovine del santuario romano di Ercole Curino (sec. I a. C.); e l'eremo di Sant'Onofrio, con affreschi del sec. XIV.

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