Szabó, Lörinc

poeta ungherese (Miskolc 1900-Budapest 1957). Laureato in lettere e filosofia, si dedicò al giornalismo. A 19 anni collaborò con M. Babits e A. Tóth alla traduzione di tutte le poesie di Ch. Baudelaire. Come poeta Szabó esordì sotto l'influsso di W. Wordsworth, dei simbolisti francesi e degli espressionisti tedeschi (Terra, foresta, Dio, 1922), per raggiungere la voce sua propria attraverso una contestazione generale della condizione umana (Calibano, 1923; Luce, luce, luce, 1925; I capolavori di Satana, 1926) e un periodo di transizione, di ricerca e di dubbi (Tu e il mondo, 1932; Pace separata, 1936; Lotta per la festa, 1939; Allora e ora, 1943), nell'unità raggiunta della vita e dell'opera d'arte che caratterizzano i suoi due ultimi volumi: Musica di cicale (1947), ciclo autobiografico di 370 poesie di 18 versi ciascuna, e L'anno ventiseiesimo (1957), centoventi sonetti dedicati alla moglie morta.

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