Tórri in Sabina

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comune in provincia di Rieti (35 km), 275 m s.m., 26,15 km², 1197 ab. (torresi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro della Sabina. Di origine romana, sin dal 747 l'abbazia di Farfa vi possedeva beni, donati dal duca di Spoleto. Libero comune nel 1328, fu infeudato agli Orsini fino al 1727, quando tornò alla Chiesa.§ Il borgo medievale è dominato dalla collegiata di San Giovanni Battista, costruzione dei sec. XV-XVI, ricostruita nel Settecento: all'interno è un fonte battesimale dei sec. VII-VIII con singolari sculture. La chiesa di San Nicola di Bari è di origine cinquecentesca. Nei pressi è il santuario di Santa Maria in Vescovio, una delle tre cattedrali della Sabina, eretta su fondazioni romane nel sec. IX e rifatta nei sec. XI-XIV; ha una semplice facciata con torre campanaria romanica su basamento del sec. XI e finestre crescenti; l'interno risale forse a un rifacimento del sec. XI, con aggiunte e numerosi affreschi della prima metà del sec. XIV; il pergamo fu ricostruito con avanzi di balaustre marmoree scolpite nel sec. XI. Nei dintorni vi sono ruderi dell'antico municipio romano, monumenti funerari, un convento abbandonato del sec. XVII e due insediamenti fortificati gemelli, Rocchette e Rocchettine.§ L'economia è basata sull'agricoltura (olive, uva, cereali), sull'allevamento, su attività artigianali e commerciali e sul turismo estivo. Sono attivi alcuni oleifici.

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