Töröcsik, Mari

attrice ungherese (Pély 1935). La maggiore interprete cinematografica magiara e la più nota all'estero, esordì ancora studentessa d'arte drammatica, in Carosello (1955) di Z. Fábri, dando vita a un fresco personaggio di contadina che le restò attaccato anche nei film successivi (Fiore di ferro, 1957; Anna la dolce, 1958, ecc.) e insieme oscurò i suoi inizi al Teatro Nazionale (Solveig in Peer Gynt di Ibsen, 1958; Tania di Arbuzov, 1959). Emerse in entrambi i settori con la commedia brillante (per il film Monella fu premiata a Karlovy Vary) e poi con la maturazione nel dramma (ruoli shakespeariani sulle scene, Romeo, Giulietta e le tenebre dello scrittore ceco J. Otčenášek in televisione, il film di Jancsó Silenzio e grido nel 1967, il Mostro lusitano di P. Weiss) e, negli anni Settanta, fu eccellente interprete drammatica di film come Amore di K. Makk, Paesaggio morto di I. Gaál, Elettra amore mio di Jancsó, L'attesa di I. Gyöngyössy, Dove siete Madame Déry? di G. Maár. In seguito si è dedicata in modo quasi esclusivo al teatro.

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