Tate, Allen

poeta e saggista statunitense (Winchester, Kentucky, 1899-Nashville 1979). Fu, con J. C. Ransom e R. Penn Warren, uno degli animatori del movimento dei Fugitive Poets, dei quali curò quello che, retrospettivamente, è forse il manifesto più importante: I'll Take My Stand: The South and the Agrarians (1930; Prenderò posizione: il Sud e gli Agrari). Dopo un soggiorno in Francia, durante il quale divenne amico di Hart Crane, tornò in America e pubblicò numerosi volumi di versi e di saggi. Se nelle raccolte di poesia (per esempio Poems 1922-1947, 1948) Tate sembra gravitare nell'orbita eliotiana come concettosità e ricercatezza formale, nelle opere critiche egli s'inserisce spesso nell'ambito del New Criticism. Tra i suoi saggi più importanti si ricordano Reactionary Essays on Poetry and Ideas (1936), On the Limits of Poetry (1948) e The Forlorn Demon (1953; Il demone negletto). Tate ha scritto anche un notevole romanzo, The Fathers (1934; I nostri padri), e lo zibaldoneMemoirs and Opinions 1926-1974 (1975).

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