Terdobbiàte

comune in provincia di Novara (12 km), 128 m s.m., 8,49 km², 470 ab. (terdobbiatesi), patrono: san Giorgio (ultima domenica di aprile).

Centro della bassa pianura novarese, posto fra il canale Quintino Sella e il torrente Terdoppio. I vescovi di Novara, padroni del feudo, lo affidarono in subgiurisdizione ai signori di Trecate. Distrutto dalle milizie di Galeazzo Visconti II nel sec. XIV, passò sotto il dominio di feudatari diversi fino al 1770, quando fu riacquistato dai Cicogna-Mozzoni, che ne avevano già avuto il possesso nel sec. XVI.§ Il castello dei Cicogna (sec. XVI-XVII) è un'elegante dimora signorile di campagna, circondata da un parco ricco di piante secolari (querce, tigli, ippocastani e olmi). L'oratorio di San Pietro è situato nei pressi della parrocchiale dei Santi Giorgio e Maurizio: custodisce all'interno un affresco databile al sec. XVI e attribuito a Franceschino Cagnola.§ L'economia si basa sull'agricoltura (riso, granoturco e foraggi), sulla pioppicoltura e sull'allevamento bovino e suino. Sono presenti industrie alimentari (caseifici e risiere).