Tomèa, Fiorènzo

pittore italiano (Zoppé di Cadore, Belluno, 1910-Milano 1960). Nel 1928 si stabilì a Milano, dove tenne nel 1931 la sua prima personale, presentata da E. Persico, alla Galleria del Milione; partecipò inoltre alle mostre del gruppo di Corrente. Al repertorio macabro del primo periodo (scheletri, processioni, maschere, mostri, che rivelano l'influenza di J. Ensor) Tomea sostituì successivamente nature morte (candele, lanterne, fiori) di intenso accento poetico, e una pittura di più contenuta veemenza cromatica, che nei paesaggi cadorini divenne poi lirica e semplice, aggiornata dalla lezione di C. Carrà e di G. Morandi. L'artista ha eseguito anche affreschi e mosaici (Metanopoli e chiesa di S. Francesco a Milano).

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