Trecate

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comune in provincia di Novara (9 km), 136 m s.m., 38,42 km², 16.915 ab. (trecatesi), patrono: santi Cassiano e Clemente (ultima domenica di agosto).

Cittadina della pianura novarese, situata alla destra del fiume Ticino. L'abitato, il cui nucleo più antico presenta un impianto urbanistico medievale, si è esteso soprattutto a W e a E, sull'asse delle strade per Novara e Milano: la posizione strategica nei pressi del Ticino e lungo la direttrice verso la capitale lombarda ha condizionato moltissimo la sua storia. Forse di origine celtica, nel Medioevo fu contesa tra l'arcivescovo di Milano e il vescovo di Novara. Nel 1154 le fortificazioni erette dai milanesi furono distrutte dall'imperatore Federico Barbarossa. Divenuta possesso di Novara nel 1183, con questa passò sotto l'influenza viscontea.§ L'abitato conserva alcune dimore del sec. XV, la chiesa di San Francesco (sec. XV, rimaneggiata nel XVII), che custodisce affreschi del Cerano e di Francesco Nuvolone, e la parrocchiale dell'Assunta (frutto di ripetuti rifacimenti, in particolare nei sec. XIX e XX), con facciata neoclassica preceduta da un portico. Bell'esempio di archeologia industriale è la centrale elettrica Porrazzi, progettata ai primi del Novecento dall'architetto Piero Portaluppi. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori alimentare (latticini e salumi), tessile, estrattivo (petrolio), chimico (raffinazione del petrolio e lavorazione delle resine sintetiche), edile, farmaceutico e dell'abbigliamento. L'agricoltura (riso, frumento, mais e foraggi), la pioppicoltura e l'allevamento completano il quadro economico.

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