Tritto, Giàcomo

compositore italiano (Altamura, Bari, 1733-Napoli 1824). Allievo e poi insegnante del Conservatorio della Pietà dei Turchini a Napoli, nel 1807 ne assunse la direzione con Paisiello e Fenaroli. Nel 1816 fu nominato maestro di cappella a corte. Ebbe tra i suoi allievi V. Bellini, G. Spontini, S. Mercadante e J. Meyerbeer. Autore di una cinquantina di opere nello stile della scuola napoletana, tra cui La fedeltà in amore (1764), Il convitato di pietra (1783), La cantarina (1790); compose anche molta musica sacra. Scrisse inoltre lavori didattici e teorici, tra cui Partimenti e regole generali per conoscere qual numerica dar si deve a' vari movimenti del basso (1821) e Scuola di contrappunto ossia Teoria musicale (1823).

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