Turrel, James

artista statunitense (Los Angeles 1943). Dopo aver conseguito una laurea in arte alla Claremont School, in California, ha cominciato a esplorare come la luce e lo spazio interagiscono tra loro, e con quale linguaggio essi comunicano con l'uomo, colpendone occhi, corpo e mente, al punto che egli li percepisce e comprende a livello spirituale. Le sue opere, proiezioni di luci in particolari condizioni spaziali, intendono portare l'osservatore nel regno dell'esperienza pura, permettendogli di vedere se stesso vedere. Nell'installazione Night passage, 1987, per esempio, il visitatore era fatto passare attraverso uno stretto corridoio dalle pareti nere in una grande stanza completamente buia, a parte un rettangolo illuminato proiettato sulla parete opposta a quella d'ingresso: egli era così in grado di sperimentare la totale perdita d'orientamento e l'incapacità di percepire dimensioni, trovare traiettorie, vedere altro che non sia il riflesso della proiezione. Altrettanto monumentale e spettacolare è il progetto (Roden Crater) iniziato nel 1974. L'idea prevede infatti la realizzazione di complesse strutture architettoniche ipogee nel cratere di un vulcano spento in Arizona per coinvolgere il visitatore in un complessa rete di esperienze percettive, visive e uditive. Così come nei suoi lavori precedenti, anche per questo progetto che costituisce la più grande installazione di luce al mondo, Turrell indaga il ruolo che questa e l'ombra svolgono nella definizione degli spazi architettonici e di come entrambe condizionino la nostra percezione.

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